lunedì 16 dicembre 2013

Quando c’erano le paninare...

È partito da lontano, Matteo Renzi, per parlare del made in Italy. È tornato indietro fino agli anni Ottanta e all'assemblea del Pd ha detto: "Il Moncler non l'ho mai sopportato, i paninari mi stavano antipatici e in direzione del PD potremo anche aprire un dibattito". E ancora, riferendosi al fortunato sbarco a Piazza Affari dei piumini tanto amati dai paninari, ha spiegato: "Moncler era un'azienda di Grenoble, poi un imprenditore italiano l'ha recuperata e ce l'ha portata nel made in Italy, e oggi ha performance straordinarie."
vintage moncler jacket

mercoledì 27 novembre 2013

Quando la passione è vintage

Esterita Di Cesare è appassionata di vintage, una studiosa del costume e della sua storia. Nasce negli anni settanta a Roma, in un’epoca che lei ama definire come “la più vintage nella storia del vintage”, ma poi gira il mondo per accrescere le sue conoscenze. Impara le lingue e vive tra Europa e Stati Uniti alla ricerca di abiti e accessori d’epoca. A Miami lavora come costumista per un’emittente televisiva, si documenta e non smette mai di studiare e di rendere sempre più corposa la sua collezione di abiti. Tornata in Italia, partecipa a sfilate e noleggia i suoi capi a case cinematografiche e agli studios di Cinecittà. Nello stesso anno fonda Vintachic, un raffinato showroom dall’aspetto salottiero dove è possibile acquistare, ma anche noleggiare per uno o più giorni, vestiti e accessori vintage sia uomo che donna. Il suo fiore all’occhiello è la collezione di abiti da sposa, circa trecento, autentici e datati a partire dal 1880.
vintachic collection

venerdì 15 novembre 2013

Il primo portale sul vintage

È nato Online Vintage, un portale dedicato agli appassionati della moda che va dagli anni ’20 agli anni ’80. Contiene un archivio storico di foto, biografie e curiosità sugli stilisti, le aziende di confezione e le case di moda che hanno contribuito alla nascita del Made in Italy. Finalmente...
come vestivamo negli anni 60

sabato 2 novembre 2013

Vintage e retrò: qual è la differenza?

Vintage e retrò possono sembrare sinonimi, ma in realtà hanno un significato diverso e ben definito. Vintage deriva dal francese antico vendenge (dalla parola latina vindēmia, cioè vendemmia), che a sua volta indica i vini d'annata di pregio. E infatti con l'attributo vintage si indicano oggetti vecchi almeno di 20 anni e diventati nel tempo di culto, perché prodotti con materiali di alta qualità (come appunto i vini pregiati) o perché hanno segnato a tal punto il costume e la cultura da essere ancora considerati, dopo decenni, preziosi e inimitabili. Possono essere vintage abiti, accessori, bijoux, mobili, dischi, chitarre, computer, videogiochi; ma anche biciclette, automobili, motociclette, generalmente prodotti tra il 1920 e il 1980. Con il termine retrò, invece, si rende l'omaggio a una certa epoca con elementi di recente fattura: una sedia, un abito, un accessorio prodotto oggi, che rimanda a un certo periodo cult della storia. Ecco perché un oggetto nuovo, anche se ricorda il passato, non verrà mai definito vintage, ma retrò.
gaberdine dress and jacket with accessories

giovedì 31 ottobre 2013

Fashion Vintage

Come la moda contemporanea, anche il vintage è fortemente influenzato dalle tendenze: fino a poco tempo fa i marchi più ricercati erano Emilio Pucci e Roberta di Camerino, oggi lo sono Chanel e Hermès. Se per le borse vintage il prezzo è molto simile a quello delle borse attualmente in boutique, per gli abiti di queste Maison il risparmio è di circa il 40%. Con l'abito si riescono a fare veri affari dal punto di vista economico: per esempio un abito di Valentino dal prezzo retail di 15 mila euro può arrivare a costare circa mille euro. Il rapporto è di circa un decimo per le griffe che hanno un mercato più difficile: anche per il vintage è la domanda a regolare l'offerta. Aumenta la richiesta di marchi come Comme des Garçons, Costume National, Courrèges e Yohji Yamamoto, le cui linee nette e definite ritornano d'attualità nella moda di oggi. Negli ultimi anni il mercato è stato fortemente drogato, oggi torniamo a vedere dei prezzi più accessibili e che riflettono in modo genuino le valutazioni dei capi.
audrey hepburn courrèges

domenica 27 ottobre 2013

YSL un mito che non muore

Riferimenti continui a pittori e movimenti artistici di qualsiasi epoca sono riscontrabili nelle collezioni di alta moda così come nei marchi street style e low cost. In particolare, Piet Mondrian (1872-1944) e il suo Neo-Plasticismo sono temi ricorrenti nell'industria dell'abbigliamento, e ai designer piace ispirarsi a quelle geometrie fatte di colori primari. Primo su tutti Yves Saint-Laurent, che a metà degli anni '60 stampa su un abito in seta dal taglio ad A le geometrie artistiche di Mondrian. L'abito diventa un simbolo della griffe e di una intera generazione di appassionate di moda. Nel 1965 costava 133.000 lire, oggi il Mondrian dress è visibile al Victoria & Albert Museum di Londra.
vintage dress yves saint laurent

domenica 20 ottobre 2013

Petit Noè, una borsa da sogno

In termini cronologici la Noè è tra le più antiche borse di Louis Vuitton. Nata nel 1932, dopo la prima Steamer Bag (1901) e la Keepall Bag (1930), all'inizio di un decennio di straordinaria creatività in cui hanno visto la luce altre icone della Casa come la Speedy e l'Alma. Nello spirito però, la Noè è giovane come qualsiasi altra borsa a secchiello, dall'aria spensierata delle donne appena liberate, che indossavano gonne corte, avevano i capelli alla maschietta e la portavano facendola oscillare sulle spalle. La storia della sua creazione è leggenda: cercando un modo elegante per trasportare i suoi preziosi vini d'annata, un produttore di champagne fece un ordine a Gaston-Louis Vuitton: una borsa a forma di secchiello, chiusa da un laccio di pelle morbida, che potesse contenere quattro bottiglie in posizione verticale e una quinta a testa in giù. Venne chiamata Noè in onore del personaggio biblico che, lasciando l'arca dopo il diluvio, piantò delle vigne sul monte Ararat. La Noè originale era realizzata in pelle naturale, con un color oro pallido come lo champagne: era destinata ad avvolgere, anche se la versione più celebre è certamente quella del 1960, in scala, la Petit Noé nell'emblematica versione canvas monogram.
louis vuitton petit noe bag

sabato 5 ottobre 2013

Vintage market a Verona

Dal 25 al 27 ottobre 2013, l’Arsenale di Verona ospiterà la settima edizione della Mostra Mercato Arsenale Vintage Market, organizzata dall’associazione culturale RetróBottega e in co-organizzazione con il Comune di Verona. La manifestazione porterà nel capoluogo scaligero circa 40 professionisti del settore Moda & Design Vintage tra i migliori a livello nazionale con una selezione di altissima qualità. Non solo moda, accessori, arredamento, oggetti, musica in stile, concerti, radio in diretta, ma anche mostre, workshop, eventi collaterali per un evento di pura atmosfera vintage.
verona vintage

sabato 28 settembre 2013

Cupcake gioiello in stile vintage

Preparate un cammeo in pasta di zucchero con l’apposito stampo. Applicatelo sul cupcake rivestito di pasta di zucchero viola e disponete intorno palline di zucchero color crema. Con lo stampo a espulsione fate sei piccoli fiorellini e applicateli intorno al cammeo con al centro una pallina di zucchero. Stendete la pasta di zucchero bianca e ricavate due strisce che saranno i lembi del vostro fiocco. Applicatele alla base del cammeo. Ricavate un’altra striscia bianca della stessa altezza e ripiegate i lembi verso il centro per ottenere il fiocco che applicherete sul cupcake. Realizzate una striscia di pizzo e applicatela intorno al cupcake, in modo che risulti più alto.
vintage cupcake

sabato 21 settembre 2013

Un foulard per sempre

I carré Hermès, i foulard resi famosi da dive come Greta Garbo, Liz Taylor, Grace Kelly, Audrey Hepburn, sono vere e proprie opere d’arte formato 90×90. Narrazioni intrecciate nel più pregiato dei materiali, la seta. Universi che si snodano all’apertura della scatola arancione che li nasconde. Narrazioni di tutti i generi, di tutti i luoghi e di tutti i tempi, che emozionano al primo sguardo. Il foulard è un accessorio molto versatile, ma bisogna saperlo portare. Un tempo era abbinato esclusivamente a cappotto e pelliccia, poi è stato associato alle giacche e alle camicette, fino agli anni Settanta, quando si è trasformato in un capo di moda, da legare alla borsa o semplicemente annodare tra i capelli. I foulard Hermès danno la sensazione a ogni donna di essere un po’ diva.
foulard hermes

venerdì 20 settembre 2013

Vintage da record

La quarta edizione del Vintage Festival di Padova che si è svolta dal 13 al 15 settembre 2013, partendo dal Centro culturale San Gaetano, ex tribunale civile del 1500 rivisitato dalla ristrutturazione moderna in vetro e acciaio, ha coinvolto l'intera città con una originale combinazione di moda, design, musica, spettacoli, che ha fatto il record di 34.000 presenze in tre giorni.
padova tweed ride

sabato 14 settembre 2013

L'uomo che vestì il Gattopardo

Milano celebra con una mostra Piero Tosi: il museo del manifesto cinematografico in via Gluck, ripercorre la carriera del costumista attraverso le immagini di alcuni dei film più famosi per cui ha realizzato gli abiti di scena. Tosi, a cui è stato recentemente conferito il premio Oscar alla carriera, ha firmato fra gli altri il vestito bianco indossato da una giovane Claudia Cardinale proprio sul set del Gattopardo ed entrato di diritto nella storia del cinema. Per l’occasione verranno esposte le foto originali e il manifesto del capolavoro di Luchino Visconti, oltre a foto di scena e cartelloni promozionali di altri successi a cui ha lavorato il costumista toscano, da Ludwig a Rocco e i suoi fratelli, passando per Morte a Venezia, Senso e La caduta degli dei. Quelle di Tosi sono autentiche opere d’arte sartoriale, rese uniche da un innato senso per il bello e da una profonda conoscenza della storia della moda, condivisa con registi del calibro di Vittorio De Sica e Franco Zeffirelli, Liliana Cavani e Pier Paolo Pasolini.
abito di angelica nel gattopardo

martedì 10 settembre 2013

I fantastici abiti da sposa anni 50

Quest'abito da sposa ha una linea anni 50. Mostra la vita segnata, un corpetto aderente e la gonna a ruota e una scollatura che esalta il decolleté.
abiti da sposa vintage

giovedì 5 settembre 2013

100 anni di Vanity Fair

Vanity Fair compie 100 anni e la rivista americana uscita in edicola la prima volta il primo ottobre 1913, celebra il secolo di vita. In un'epoca dove nulla sembra durare, non certo le convinzioni e perfino le città, un centenario come quello di Vanity Fair fa meravigliare del semplice concetto di longevità. I magazine hanno ossa, gli immutabili elementi che danno struttura alla creatività. Nella illustrazione di copertina del primo numero, si chiamava Dress & Vanity Fair, primo pilastro dell'impero Condé Nast che aveva preso a prestito il nome dall'omonima e ben più antica rivista britannica.
vanity fair first cover

venerdì 30 agosto 2013

A lezione di vintage

Sapete chi ha adottato per prima il termine vintage? Una donna e anche lei adorava mercatini e abiti usati. Parliamo dell’italianissima Anna Piaggi, una fashion editor ante litteram, scomparsa il 7 agosto 2012 all’età di 81 anni. Giornalista rivoluzionaria, la Piaggi è diventata negli anni un’icona fashion irriverente ed estrosa, capace di conquistare tutti gli amanti della moda e dello stile, inteso come idea e personalità che si trasformano in abito, come invenzione creativa che non si assoggetta alle convenzioni. 
vintage style

martedì 27 agosto 2013

Le blogger vestono vintage

Vivere negli anni in cui la maggior parte delle cose sono digitali e usa e getta, crea un desiderio ancor più intenso per oggetti fisici che ci dicono qualche cosa e che rimangono nelle nostre vite. Gli aspetti intangibili che rendono autentiche e reali le nostre esperienze sono una nostra idea di stile, un ricordo d’infanzia, ciò che vogliamo conquistare indossando un abito. Le nostre scelte sono dettate dall’inconscio che, alla fugacità di mode che si rincorrono allimpazzata, preferisce la qualità.
vintage fashion blogger

lunedì 26 agosto 2013

L’antenato del iMac

E’ stato aggiudicato ad un italiano il primo computer Apple della storia, messo all’asta da Christie’s a Londra. L’Apple1, una rarità prodotta in soli 200 esemplari alla fine degli anni Settanta, è davvero un dispositivo rudimentale, assemblato in legno e con una grossa tastiera. Tuttavia, il pezzo messo all’asta e aggiudicato a Marco Boglione per la somma di 156.168 Euro, è ancora completo di imballaggio e di componenti, nonché di fattura e di una lettera esplicativa autografa di Steve Jobs: davvero un oggetto da collezione. Le prestazioni di quel computer oggi fanno sorridere: processore da appena 1 Mhz, Ram da massimo 48 Kb, scheda madre da 30 chip, tastiera alfanumerica e display video da 40×24 caratteri. Fu commercializzato dal luglio 1976 all’agosto 1977 al costo di 666,66 dollari. L’»Apple1« è stato fornito con una unica scheda madre, le apparecchiature periferiche, come alimentatore, monitor e registratore a cassette dovevano essere comperate separatamente dall’utente.
computer apple1

giovedì 22 agosto 2013

Le borse vintage di Fossil

Fossil nasce come marchio specializzato nella produzione di orologi da polso di valore. Fossil ha poi ampliato la sua attività principale lanciando una linea di accessori, tra cui figurano anche le borse, pensate sia per gli uomini che per le donne. Realizzate con pellami di grande qualità e design assolutamente trendy, le borse Fossil si ispirano ad uno stile vintage. Per gli uomini e le donne in carriera, Fossil ha realizzato una linea di borse da lavoro dotate di vari scomparti che permettono di separare i documenti del lavoro dal giornale o dagli occhiali, e sono perfette sia da portare con un tailleur che con un pantalone classico. Questa borsa di ispirazione vintage in morbida pelle, era già comparsa in questo vecchio post.
fossil vintage handbag

lunedì 19 agosto 2013

Oggetti che hanno cambiato il mondo

La Hp-35 venne messa in commercio il primo febbraio 1972: nel giro di tre anni ne erano già stati venduti 300mila esemplari. Si trattava di un prodotto pensato soprattutto per i laboratori e gli uffici dei professionisti, visto che il prezzo di partenza era di 395 dollari (circa 1.500 euro di oggi). Improvvisamente i calcoli, noiosi e imprecisi, fatti utilizzando le tabelle dei logaritmi e i regoli calcolatori divennero un ricordo del passato. L’HP-35 consentiva, con la semplice pressione di un tasto, il calcolo di radici quadrate e funzioni trigonometriche e logaritmiche con la sorprendente precisione di dieci cifre. 
oggetti vintage

domenica 11 agosto 2013

Quel magico ventaglio spagnolo

Uno degli accessori più amati per l’estate è il ventaglio. Forse un vezzo di chi ama essere un po’ vintage, ma certamente molto chic. Nella calura metropolitana o nei più esclusivi luoghi di villeggiatura, il vero must della stagione è il ventaglio firmato Louis Vuitton, di stoffa gialla e monogram nero dal look decisamente ispanico.
luois vuitton abanico

venerdì 9 agosto 2013

Sandali che camminano per passione

A farli conoscere al mondo intero fu Jacqueline Kennedy, che nell'estate del 1962 li adottò come divisa ufficiale per le sue vacanze tra Capri e la Costiera Amalfitana: i sandali di Positano, nati subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, hanno conquistato il mondo con i loro modelli semplici e con lo stile al di là del tempo e delle mode. Il vero sandalo di Positano si riconosce dalla cucitura. Bisogna girare il sandalo: si deve vedere bene la cucitura delle due parti di cuoio e si devono vedere i chiodini, perché altra prerogativa del sandalo è quella che non devono esserci parti incollate. Insomma, niente tracce di mastice e cucitura visibile o appena coperta da una soletta di pelle, per un sandalo di Positano Doc.
sandali positano

mercoledì 7 agosto 2013

Ford Mustang regina del retró-chic

La Ford Mustang (prima e seconda serie): l’auto più amata dalla storia del cinema è stata prodotta, nelle versioni più famose, fra il 1964 e il 1978 per i Baby Boomers, i giovani nati dopo la Seconda Guerra Mondiale, che hanno avuto la fortuna di vivere in un momento di grande espansione economica. L'americana del cavallino è entrata nell’immaginario collettivo anche in Italia, grazie al cinema e alla musica americana, pur non essendo commercializzata in quegli anni. Si possono contare oltre 200 apparizioni del modello in diversi film di grande successo e serie TV non solo degli anni ’60 e ’70, ma anche contemporanei: Chips, Mission Impossible, Fast & Furious, Armageddon, Starsky & Hutch, solo per citarne alcuni. (fonte Internet Auto Award)
auto storiche

domenica 4 agosto 2013

Guanti che fanno storia

Chi pensa che i guanti servano solo a riparare le dita dal freddo delle giornate più rigide si sbaglia di grosso: sono l'abito delle mani, l'accessorio che segna lo stile di una mise importante, uno strumento di fascino e di seduzione che regge all'assalto del tempo. Il primo paio di guanti risale addirittura all'epoca mitologica: la leggenda racconta infatti che il primo “abito delle mani” fu opera delle Ninfe, le quali fasciarono le dita della dea Venere per ripararle dai graffi di un cespuglio spinoso, nel quale era caduta la dea della bellezza e dell'amore. Da quel momento in poi, i guanti sono entrati nella nostra vita quotidiana, dove nel corso dei secoli sono stati utilizzati sia come strumento di lavoro, che come accessorio mondano e di seduzione. Celebri sono i guanti indossati dalle dive quali Rita Hayworth nel film Gilda, o Marilyn Monroe con l'abito in raso color fucsia indossato sul set del film Gentlemen prefer blondes.
guanti in raso

venerdì 2 agosto 2013

RƎVOLUTION

Come scrivere la E maiuscola al contrario?

Ad esempio con Word, dal menu Inserisci selezionare Simbolo,
poi come tipo di carattere scegliere Times New Roman,
quindi nella casella Sottoinsieme, scegliere Latino esteso B,
infine fare clic prima sulla casella e poi sul pulsante inserisci.
mirrored text

sabato 27 luglio 2013

Romy, la principessa triste

L'attrice viennese Romy Schneider, identificata come "Sissi", non era solamente una diva cinematografica del suo tempo. Nel 1962 divenne un´icona stilistica, alla quale si dovette inginocchiare perfino Coco Chanel. Romy sognava un tailleur fatto su misura da Chanel in persona, un pezzo unico, ma l´eccentrica Coco commentó: "Romy è un po’ troppo grassa e ha le gambe corte". Ancora oggi l'interesse per l'attrice è testimoniato dal fatto che alcuni suoi vestiti sono stati venduti all´asta da Boltz a Bayreuth il 9 aprile 2012, per cifre a 5 zeri. Oltre ad alcuni eleganti completi di Coco Chanel e Courreges, anche vestiti e cappelli di uso piu' comune.
vintage chanel

venerdì 26 luglio 2013

Chitarre classiche vintage

Le chitarre classiche vintage sono strumenti musicali d’epoca che hanno resistito all’usura del tempo e dell’uso, giungendo fino a noi in buone condizioni strutturali. Possiamo considerare strumenti vintage le chitarre in legno con corde in nylon o acciaio prodotte tra il 1920 e il 1970. Le più ricercate, tuttavia, sono quelle fabbricate tra il 1920 e il 1930, la cosiddetta “età dell’oro”, che ha prodotto alcune delle migliori chitarre mai realizzate. Le chitarre Jean Larrivee, vanno bene per tutti gli stili musicali.
 

martedì 23 luglio 2013

In ricordo di Amy Winehouse

Le sarebbe bastato il talento musicale per essere ricordata come icona mondiale, invece Amy Winehouse era molto di più. Una star a livello planetario, entrata nella storia anche per aver lasciato il segno nel costume e nella moda. Trendy sono diventati i numerosi tatuaggi e quel trucco pesante e trash, con la riga di eyeliner spessa e scura. Imitatissima poi la pettinatura esageratamente cotonata, ma portata con la sfrontatezza di chi sa il fatto suo e decide che le mode vanno create, non subite. La sua morte poi, avvenuta il 23 luglio 2011 a soli 27 anni, l’ha inserita nella lista delle leggende della musica scamparse all’apice della carriera: Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Cobain. Abbiamo scelto di ricordarla così

Mitici occhiali modello cat’s eye

Gli occhiali sono molto di più di un utile supporto per la nostra vista. Segnano il volto, incorniciano gli occhi, la parte più interessante del viso. Scegliere un certo paio di occhiali, vuol dire preferire una determinata forma, trovarla adatta al nostro volto, apprezzarla fino al punto di star lì, proprio sopra al nasino. Sin dai primi anni '50, questo oggetto è un vero e proprio status symbol delle stars di tutto il mondo, ma anche della gente comune. Marylin Monroe appariva spesso e volentieri in pubblico con gli occhiali da vista e da sole modello “Wayfarer” di Ray-Ban, ovvero il primo e originale modello di “cat’s eye” prodotto nel 1956 dal famoso marchio americano. Occhiali dalle lenti grandi e allungate nella parte superiore, verso l’esterno, proprio come gli occhi dei gatti, che conferiscono un’allure felina allo sguardo. Un po’ lolita, un po’ pin up, un po’ bon ton. Perfetti per chi ama osare, si addicono a volti rotondeggianti.
cat-eye glasses

domenica 21 luglio 2013

Quando la perfezione è arte

Per realizzare un paio di occhiali Persol è necessario un processo produttivo fatto di addirittura 30 passaggi. Questa dedizione e attenzione ai dettagli è la stessa che si cela dietro ad alcune delle scene più famose della storia del cinema. Persol, marchio da sempre sinonimo di classe e di stile, è ormai una leggenda nella storia dell'eyewear in tutto il mondo. Il cinema è da sempre nel suo DNA: a partire dagli anni '60, i modelli Persol sono stati più volte protagonisti in alcune tra le pellicole più rappresentative della cinematografia italiana e sono divenuti la scelta personale di numerosi e indimenticabili artisti del mondo del cinema e dello star system internazionale. Da Marcello Mastroianni in La Dolce Vita, a Cary Grant in Intrigo internazionale, fino a Steve McQueen ne Il caso Thomas Crown.
vintage sunglasses

venerdì 19 luglio 2013

Due gocce di splendore

Tutto inizia con un brevetto, depositato nel 1937 e targato Bausch & Lomb. Il nome dell’azienda statunitense resta per molti sconosciuto, ma il prototipo porta un nome destinato a restare nel  mito: Ray-Ban (ovvero "blocca raggi solari"). L'azienda, che ha appena compiuto 75 anni di attività, ha conquistato trasversalmente tutte le star: le sfrontate e le eleganti, le sportive e le signorili. Dalla loro nascita, pensati per il mondo dell'aviazione a stelle e strisce, i Ray-Ban sono passati presto al mondo delle star, a partire dagli anni '50 per non finire più. Vi ricordate Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany", quando si cala gli occhiali da sole davanti alle vetrine di Tiffany? Erano Ray-Ban quelli, oppure come molti credono, un modello simile prodotto dalla Persol?
audrey hepburn sunglasses

giovedì 18 luglio 2013

Storia del foulard di seta

La storia dei carré di seta firmati Hermès ha radici lontane nel tempo e procede di pari passo con quella della casa di moda. Quando Thierry Hermès si stabilisce a Parigi nel 1837 e inizia la sua attività di sellaio e produttore di accessori per cavalli e cavalieri, il mondo della tessitura sembra ancora lontano. Cento anni dopo, Emile Maurice Hermès crea il carré 90×90 in seta, prendendo spunto dal “mouchoir de cou“, il fazzoletto da collo indossato dai soldati napoleonici. In precedenza c’erano già stati dei tentativi di realizzare una versione più femminile del foulard, ma il vero segno di svolta si ha con l’incontro tra il patron della maison e Marcel Gandit, tessitore di Lione, che mette a punto un sistema di stampe con cui è possibile riprodurre su seta stampe elaborate anche nei minimi dettagli. Messo a punto, il sistema è talmente perfetto che non viene mai cambiato fino ai giorni nostri. I foulard Hermès diventano delle icone di stile ed eleganza nel corso del tempo grazie a stampe che si richiamano a mondi del passato, come i primi modelli ispirati alla moda napoleonica e che sono in grado di durare nel tempo per la loro versatilità. Secondo la maison ci sono diversi modi per indossare e legare un foulard: dal più classico al collo, sulla tracolla di una borsa, sotto una giacca sportiva o come fusciacca con un tubino elegante, annodato a mo’ di cerchietto o come foulard a incorniciare il viso come le dive di un tempo. Rigorosamente di seta, il foulard Hermès sono veri oggetti di culto e il passare del tempo non intacca la loro bellezza: un foulard vintage diventa ancora più elegante anche per quella patina di usura che li caratterizza. Stile ed eleganza inconfondibili per un accessorio che sa dare un tocco in più a ogni look. (qui sotto la pubblicità del 1979, blue jean & carré de soie)
carre de soie hermes

lunedì 15 luglio 2013

Vintage da spiaggia

Essere originali in riva al mare senza perdere un grammo di charme? Tranquille, non sto pensando a costumi fluorescenti, maxi fiori tra i capelli o trikini delle forme più insolite. Quello che vi propongo, per questa estate in spiaggia, è di ricreare dei look retrò: dagli anni '40 in avanti le ispirazioni certo non mancano. Dai bikini alla Marilyn, con le coppe ben definite e le culotte, agli occhiali tondi e ai cappelli di paglia, giocare con il passato ci permette di creare delle mise poco viste per un beachwear a prova di spiaggia esclusiva. E sopra il costume? Gonne a pieghe, camicette legate in vita o con lo scollo all'americana e top cropped per le più maliziose; ai piedi espadrillas o sneakers dall'impronta vintage per completare l'ensemble.
abbinamenti mare

martedì 9 luglio 2013

giovedì 4 luglio 2013

Se potessi avere mille lire al mese

Così recitava la canzone di Gilberto Mazzi del 1939. Ma ai tempi, mille lire erano una somma importante, da desiderare, da sognare. In una manciata di decenni, uno sbadilgio di tempo, la lira via via ha perso potere, si è assottigliata, svuotata. E’ stata resa quasi del tutto inutile e le cifre cui ci siamo dovuti abituare nel quotidiano, hanno iniziato ad avere alcuni zeri in più. La banconota da 1000 lire è stata uno dei tagli di cartamoneta circolante in Italia prima dell'introduzione dell'euro. Emessi dal 1947 al 1961, questi biglietti stampati in litografia e calcografia, su carta bianca filigranata in pasta, recano al recto, entro un medaglione, un profilo muliebre, tratto dal gruppo delle “Tre Grazie” della Primavera di Botticelli.
testina Italia ornata di perle

martedì 2 luglio 2013

Ghiaccioli al gusto anni ’60

Gusto, colore e design d’ispirazione vintage per i quattro ghiaccioli originali, tutti da gustare nelle calde giornate estive o da utilizzare con fantasia per la creazione di nuovi e dissetanti cocktail. Un’esperienza di gusto autentica da condividere con gli amici per ritornare indietro nel tempo con l’immaginazione e un pizzico di nostalgia. Anice, Cedrata, Chinotto e Granatina, i sapori più amati degli anni ’60 racchiusi in quattro ghiaccioli a base di succhi e aromi naturali: ecco la linea Dadaumpa, che ricorda le bevande e gli sciroppi di una volta. Originali anche nella confezione: ogni gusto è infatti caratterizzato da un involucro in carta dal colore pastello e da una grafica che rievoca l’atmosfera dell’epoca!
dadaumpa sammontana

sabato 29 giugno 2013

Nina Zilli in concerto

Venerdì 28 giugno, in piazza Carlo Alberto a Valeggio sul Mincio, abbiamo assistito allo speciale concerto con il duo Nina Zilli & Fabrizio Bosso, che hanno presentato “We love you”, un viaggio musicale per omaggiare il talento di Amy Winehouse e la sua ispirazione jazz’n soul. La cantante piacentina dallo stile retrò torna sul palco con uno spettacolo nuovo di zecca, al fianco di uno dei più stimati trombettisti italiani.
concerto we love you
La scaletta del concerto ha proposto brani originali della cantante inglese, come “You sent me flying”, “You know I’m no good” e “Love is a losing game”, ma anche brani passati alla storia e ormai elevati al rango di standard, da “Cupid” e “Body and soul”, a “My girl” e “Will you still love me tomorrow”, dai successi di Solomon Burke, Otis Redding e Etta James, fino a “My baby just cares for me” e “I put a spell on you” di Nina Simone. Non potevano mancare tre brani vintage della Zilli: 50mila, Bacio d'addio e Per sempre. La band è formata da elementi scelti non solo per le qualità tecniche strumentali, ma anche per l’approccio trasversale alla musica. Sono tutti leader di proprie formazioni e vantano anche collaborazioni con artisti internazionali: Egidio Marchitelli (chitarre), Marco Siniscalco (basso) ed Emanuele Smimmo (batteria); assente Julian Oliver Mazzariello (pianoforte e tastiere).

venerdì 28 giugno 2013

Il miglior film degli anni 50

Caccia al ladro con Grace Kelly e Cary Grant

John Robie, ladro di gioielli noto come il Gatto, si è ritirato dalla "professione" da molto tempo, dopo essere stato scarcerato e aver partecipato alla Resistenza in Francia. Ora conduce una vita ritirata in una splendida residenza sulle colline della Costa Azzurra, occupandosi dei vigneti della sua tenuta. Il film si apre con l'improvvisa ripresa sulla Riviera di una serie di furti di gioielli, compiuti con il caratteristico modus operandi appartenuto al "Gatto". La polizia sospetta immediatamente di Robie, e così pure i suoi ex compagni nella Resistenza, ora dipendenti di un ristorante gestito a Nizza dal suo vecchio amico Bertani. Robie decide così di collaborare con Hughson, appena giunto in Costa Azzurra per indagare su incarico delle assicurazioni Lloyd's di Londra. Robie intende provare la propria estraneità ai casi e cercare di cogliere l'impostore sul fatto. A questo scopo si procura una lista dei proprietari di gioielli più facoltosi presenti al momento sulla Riviera, ad iniziare dall'americana Jessie Stevens, vedova di un petroliere, accompagnata dall'affascinante e sofisticata figlia Frances. Robie, fingendosi un ricco uomo d'affari americano, fa conoscenza con le due donne e suscita l'immediata simpatia di Jessie Stevens, mentre viene visto con sospetto dalla figlia Frances che, al contrario, è certa della sua colpevolezza ma nello stesso tempo però è attratta da lui. Quando i gioielli della signora Stevens vengono rubati, John si nasconde e pianifica la cattura del ladro, la cui identità ritiene di avere scoperto. Si apposta nella villa dove presumibilmente si svolgerà il secondo furto (prevedendo che il ladro continui a seguire il suo stile). Nella circostanza Foussard, un ex compagno di banda di John, viene ucciso, e la polizia ufficialmente considera chiuso il caso, ritenendo che Foussard fosse il ladro, nonostante avesse un arto artificiale e fosse quindi impossibilitato ad arrampicarsi sui tetti. Frances si scusa per avere sospettato di Robie, e decide di aiutarlo a catturare il vero ladro durante una festa in maschera. Nello stesso tempo la polizia ha in programma di catturare Robie alla stessa festa, così Robie e Hughson, irriconoscibili sotto i propri costumi, si scambiano i ruoli. Hughson fa da cavaliere a Frances per tutta la serata, mentre Robie rimane appostato sui tetti, in attesa di cogliere sul fatto il ladro e consegnarlo alla polizia. Al termine della festa Robie riesce a catturare il Gatto dopo un lungo inseguimento sul tetto e a smascherare il vero mandante dei furti. Alla fine Robie torna alle sue vigne, accompagnato dall'amore di Frances e da quello della madre di lei per la sua villa.

Canzoni senza tempo

Scritto da Riccardo Del Turco insieme a Giancarlo Bigazzi, il brano Cosa hai messo nel caffè, presentato al Festival di Sanremo 1969 è stato splendidamente riproposto da Malika Ayane nell'edizione 2013 della kermesse canora, in occasione della serata intitolata "Sanremo Story". Il brano è stato incluso nell'album "Ricreazione", con l'aggiunta dei brani "Niente" e "E se poi", presentati da Malika sul palco del Teatro Ariston.
 

giovedì 27 giugno 2013

Le classiche cartelle di una volta

Sono pratiche, divertenti, easy, semplici, molto utili per chi sceglie una cartella che doni un po’ d’informalità a un outfit adatto alle ore lavorative. Il taglio college, fa della borsa una vera e propria satchel bag (rivisitazione pop della classica cartella anni ’70) un prodotto che ha stregato moltissime fashion addicted. Questa è anche economica (costa meno di 100 euro) e compariva in questo vecchio post.
vintage retro look

sabato 22 giugno 2013

Il favoloso trucco anni 60

Il trucco anni ’60 punta a valorizzare soprattutto gli occhi, mettendoli in risalto e facendoli sembrare più grandi grazie all’utilizzo del mascara e dell’eyeliner. L’arte del trucco, negli anni ’60, toccò veramente gli estremi. Mentre la moda femminile, dolce e innocente degli anni ’50 si trasformava in minigonne e stivali a tacco basso, anche lo stile del trucco diventava più audace. La chiave per gli anni ’60 fu libertà e autoconsapevolezza. Alcune donne preferivano lo stile hippie e non si truccavano affatto. Ma quelle che lo facevano, tendevano a truccarsi veramente molto. Ironicamente le donne usavano fondotinta molto pesanti per ottenere un aspetto “sano e naturale”. Il fondotinta era definito “traslucido” in quel periodo, e le donne lo usavano generosamente per migliorare la loro carnagione e colore. Non si preoccupavano, come avviene oggi, di intonare il fondotinta al loro colore naturale. Le donne indossavano fondotinta scuri per un aspetto abbronzato stile California, oppure molto chiaro per ottenere l’aspetto pallido che cominciava a spopolare a Londra.
OCCHI SPETTACOLARI
Negli anni ’60 il punto focale del viso era rappresentato senza dubbio dagli occhi. C’era un gran da fare per renderli più grandi e teatrali possibile. Le modelle del momento a Londra, come Twiggy coinvolgevano le signore ad indossare tonnellate di eyeliner nero intorno agli occhi. Si usava anche talmente tanto mascara che le ciglia risultavano tutte appiccicate tra loro, a ciuffi. Per un effetto ancora più sensazionale, si usavano ciglia finte, e si applicava il mascara anche su queste.
COLORI
Tutto quell’eyeliner e mascara veniva illuminato da ombretti dai colori freddi e brillanti. Le signore indossavano un solo colore di ombretto applicato generosamente dalle ciglia fino alle sopracciglia, i toni erano accesi blu e verdi. Non tutte le donne indossavano il fard, ma per chi ne faceva uso i colori erano di solito rosa pastello o corallo. Il pastello era di moda per i rossetti anche. Molte donne usavano rossetti leggeri, femminili sfumature di rosa e lavanda, per focalizzare l’attenzione solo sugli occhi.
STILI CANGIANTI E METALLICI
Un altro stile di trucco che fece presa all’epoca consisteva in sfumature cangianti e metalliche per occhi e labbra. Si cominciarono a vedere ombretti in stick cremosi, che consentivano dei colori più accesi e duraturi rispetto a quelli in polvere. Le donne usavano ombretti di colori perlati e iridescenti, come il bianco e il beige, sulle palpebre e le labbra. Usavano anche ombretti e rossetti che contenevano titanio con sfumature argento, oro e bronzo.
vintage make up

Il cappello panama di Hermès

Copricapo estivo per eccellenza, il Panama allunga i bordi e si veste di colori brillanti per un estate con accenti caldi. Questo cappello reso famoso in tutto il mondo dai lavoratori che hanno costruito il Canale di Panama, è stato tessuto a mano dai contadini della Repubblica dell'Ecuador. Da diverse settimane a diversi mesi, a seconda della finezza della paglia, sono stati necessari per realizzarlo in fibra di palma chiamata "Paja Toquilla", che garantisce comfort e protezione senza pari contro il sole.
cappello panama

venerdì 21 giugno 2013

Un colpo al cuore

Si può dire che le borse veramente entrate di diritto nel cuore delle donne siano ben poche e tra queste, tre appartengono tutte alla medesima maison: Hermes. Sì, perchè accanto alla Birkin e alla Kelly la terza che, a ragione, continua a conquistare è la Constance, forse meno conosciuta rispetto alle prime due, ma di ugual bellezza. Partiamo subito con il dire che se la Birkin e la Kelly sono due grandi borse a mano, la Constance è una tracolla di dimensioni più piccole, perfetta da sfoggiare la sera o nei week end, ma poco pratica di giorno quando noi donne portiamo la casa dentro a una borsa. Il modello è stato creato nel 1969 da Catherine Chaillet, all’epoca era creatrice di cartoni animati per la televisione francese, che decise di dare alla sua creazione lo stesso nome dato a sua figlia Constance, nata proprio nello stesso anno. Caratteristica della Constance sono la grande H posta sulla fibbia, emblema della maison e simbolo di essenzialità, e la cinghia regolabile permettendo così di portare la borsa sia a tracolla che a spalla, a mano oppure a braccio. Nel corso degli anni Settanta la borsa fu poi ribatezzata “The Jackie O’s Bag” dalle facoltose americane che, giunte a Parigi, la acquistavano da Hermes dopo averla vista sfoggiare, in differenti pellami e colori, da Jackie Onassis. I modelli della Constance sono differenti, la più grande è di 24 cm ed esiste anche una versione più allungata, la “Constance Elan”; la più recente è invece la “Constance Team”, con l’interno a contrasto e la chiusura laccata dello stesso colore.
hermes borsa constance

sabato 15 giugno 2013

Costumi mare retró

Non era per nulla facile distinguersi in spiaggia nei primi anni ’40, dal momento che tutti i costumi da bagno sembravano praticamente identici, anche se i modelli e i colori cambiavano. Ciò perché le donne che mostravano “troppa pelle” erano ritenute volgari, indipendentemente dalla loro bellezza. In sostanza, le donne avevano due opzioni principali tra cui scegliere: costumi da bagno interi e bikini composti da slip a vita alta e reggiseni coprenti.
sette costumi interi

domenica 9 giugno 2013

Objet du desir

Adoro le forme pulite, la semplicità e il minimalismo, la femminilità mixata al rigore. Ebbene, dopo la Boston e la Phantom, Phoebe Philo, direttore creativo di Céline, ha deciso di farmi conoscere lei, la Classic box bag, bellissimo modello d’ispirazione vintage. Ed è stato love at first sight. La adoro in blu, in rosso e in bordeaux. Il prezzo... quello lo adoro un po' meno (2.400 euro). Viste le dimensioni ridotte, non si direbbe che viene il quadruplo delle sue sorelle, eppure mia madre aveva ragione: "più piccolo è il pacchetto, più il regalo al suo interno è di valore."
celine vintage bag

Sandali bassi per volare alto

L’arte antica del sandalo, irrinunciabile calzatura di tutti i popoli del Mediterraneo, a Capri è ben presto diventata mito. Pare che già Tiberio, l'Imperatore che scelse l’isola come sua dimora, indossasse dei sandali con una suola rigida e strisce di pelle che avvolgevano le caviglie. La creatività degli abili artigiani isolani, ha sviluppato un design e uno stile inconfondibili: i modelli non sono tanto diversi da quelli che venivano portati ai tempi di Tiberio: suola piatta, con strisce di pelle sapientemente intrecciate, ma oggi sono arricchiti con sfumature di oro o di argento e nei colori più personalizzati. Perle, pietre dure, strass dalle fogge più svariate e dai mille riflessi, rendono i sandali di Capri sempre più preziosi, eleganti e ricercati.
flat sandals

domenica 2 giugno 2013

Hipster shorts with studs

Ecco uno dei trend della stagione

Si tratta delle studs, meglio conosciute come borchie. Ho sempre trovato che le borchie siano un modo per poter "dar vita" a un capo semplice. In tutti i negozi, ormai si possono trovare capi borchiati di tutti i tipi. Molte volte la differenza di prezzo tra un capo semplice e uno borchiato può essere elevato. Ecco che vi consiglio di personalizzare il capo da sole. Scegliete un capo e ci applicate sopra le borchie. Ci sono molti rivenditori che le vendono a un prezzo veramente minimo. Otterrete così un capo low cost, personalizzato e originale. Qui sotto ho messo i miei Wrangler vintage
shorts with studs

sabato 1 giugno 2013

Think Pink & Vintage

Quando ti svegli di cattivo umore, c’è un’unica soluzione per uscire dal letto: pensare (e vestirsi) in rosa. Basta infatti anche solo un tocco rosato sulle labbra o una felpa in tema per sentirci immediatamente più femminili e pronte ad affrontare il mondo. Per evitare di sembrare una bambolina, spargete delle borchie sui vostri accessori e abbinateci il nero: femminili si, ma roselline viventi no. Tra gli accessori la Borsa Chanel 2.55 originale che costa circa 3.100 euro, in abbinamento con le Chanel Ballerina ballet shoes, altri 500 euro circa, ma possiamo sempre risparmiare con il vintage.
think pink clothing

lunedì 27 maggio 2013

Festival di Cannes 2013

Il look vintage di Audrey Tautou

All'apertura del 66° Festival di Cannes, trapelano le foto del gruppo dei membri della giuria e delle bellissime star: la madrina Audrey Tautou, la famosissima Amèlie, eterea in bretelline sottili e corpetto drappeggiato. taglio romantico della ampia gonna. Il taglio e la piega ondulata dei capelli sono perfetti per il suo volto, come il make up del resto, che definisce lo sguardo con matita nera e smokey leggero color fumo. Spiccano le labbra color lampone.
cannes festival 2013

giovedì 23 maggio 2013

Vecchio e vintage: quale differenza?

Il successo del vintage è tale che la parola ormai è usata per nominare ciò che è retrò in generale, e quindi non c'è più così tanta differenza fra "vecchio" e "vintage". Ciononostante la parola "vintage" designa in realtà i vestiti con più di 20 anni, di creatori prestigiosi o di una grande qualità.
Ci sono vari modi di avere un look vintage:
1) Il total look: una gonna a ruota e una borsetta per una silhouette 50', oppure un'abito sotto il ginocchio e dei grandi occhiali da sole per un'aria 70... c'è la scelta!
2) Una mise vintage modernizzata da accessori attuali: a metà strada fra moderno e retro, è uno degli stili che preferisco! Basta abbinare un abitino vintage ad un cardigan nuovo e delle scarpe alla moda.
3) Un outfit attuale con qualche accessorio retrò per pesonalizzare il proprio stile: basta una borsa o un cappello retrò per rendere un outfit unico, per dargli carattere.
In conclusione, non occorre avere una cultura vintage per scovare vestiti usati interessanti: basta riconoscere la buona qualità toccando i tessuti, verificare che non hanno difetti (buchi, macchie, chiusura lampo che non fuziona), apprezzare il loro taglio, e soprattutto essere pazienti: bisogna cercare a lungo per trovare i vestiti giusti!
abbinamenti vintage total look

domenica 19 maggio 2013

Vintage Hipsteria

I seguaci dell'anti-moda e del pensiero indipendente

Ma chi sono questi hipster?
In Rete è una specie di lotta virtuale, battaglia tra apocalittici e integrati, tutti divisi tra chi cerca di inquadrarli e chi ci fa ironia sopra. Secondo la definizione più accreditata la parola hipster deriva dallo slang «hip», ovvero «informato sulle ultime mode», e si tratta di una sottocultura di persone tra i 20 e i 30 anni che crede nel pensiero indipendente, ascolta musica indie e veste pantaloni attillati. Già perché nell'abbigliamento risiede una gran parte del codice espressivo dell'hipsterism. E qui il campo si fa minato: va distinto l' hipster «regular», da quello che veste «total black» o è tendente al «radical chic». Fatto è che capita sempre più spesso di imbattersi in giovani con occhialoni Ray Ban modello Wayfarer (l'importante è che siano da vista perché quelli da sole sono considerati troppo «alla moda»), magliettine vintage e jeans super slim (che si fa fatica ad indossarli), ciuffi arzigogolati di capelli e scarpe Timberland ai piedi. Con i jeans super attillati, i cosiddetti «skinny jeans», fanno parte del campionario dell'hipster mania anche i leggings super colorati e i vestiti iper fiorati (per le donne) o i cappelli indossati con la visiera alzata (per gli uomini). Altri pezzi originali e ricercatissimi (pezzi che fino a qualche anno fa non sarebbero mai stati indossati) sono le camicie anni Ottanta e le borse «tascapane» che diventano contenitori per Ipad. I seguaci dell'anti-moda aumentano. Dietro il codice dell'abbigliamento c'è, ovviamente, uno specifico approccio alla quotidianità e, anche se i diretti interessati rifiutano categorizzazioni, la parola d'ordine è: anticonformismo.
hipster typical diagram

giovedì 16 maggio 2013

Vestirsi alla Grande Gatsby

Carey Mulligan con stola di pelliccia, gioielli di perle e diamanti, interpreta Daisy Buchanan, la protagonista femminile del libro di Francis Scott Fitzgerald, nel film di Baz Luhrmann "Il Grande Gatsby". Gli abiti del film sono firmati da Miuccia Prada e dalla costumista Catherine Martin, moglie di Luhrmann, premio Oscar nel 2001 per i costumi di Moulin Rouge.
dal film Il Grande Gatsby

sabato 11 maggio 2013

Audrey Hepburn

dal film colazione da Tiffany

L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
I diamanti prima dei quaranta fanno volgare.
Tiffany