lunedì 27 maggio 2013

Festival di Cannes 2013

Il look vintage di Audrey Tautou

All'apertura del 66° Festival di Cannes, trapelano le foto del gruppo dei membri della giuria e delle bellissime star: la madrina Audrey Tautou, la famosissima Amèlie, eterea in bretelline sottili e corpetto drappeggiato. taglio romantico della ampia gonna. Il taglio e la piega ondulata dei capelli sono perfetti per il suo volto, come il make up del resto, che definisce lo sguardo con matita nera e smokey leggero color fumo. Spiccano le labbra color lampone.
cannes festival 2013

giovedì 23 maggio 2013

Vecchio e vintage: quale differenza?

Il successo del vintage è tale che la parola ormai è usata per nominare ciò che è retrò in generale, e quindi non c'è più così tanta differenza fra "vecchio" e "vintage". Ciononostante la parola "vintage" designa in realtà i vestiti con più di 20 anni, di creatori prestigiosi o di una grande qualità.
Ci sono vari modi di avere un look vintage:
1) Il total look: una gonna a ruota e una borsetta per una silhouette 50', oppure un'abito sotto il ginocchio e dei grandi occhiali da sole per un'aria 70... c'è la scelta!
2) Una mise vintage modernizzata da accessori attuali: a metà strada fra moderno e retro, è uno degli stili che preferisco! Basta abbinare un abitino vintage ad un cardigan nuovo e delle scarpe alla moda.
3) Un outfit attuale con qualche accessorio retrò per pesonalizzare il proprio stile: basta una borsa o un cappello retrò per rendere un outfit unico, per dargli carattere.
In conclusione, non occorre avere una cultura vintage per scovare vestiti usati interessanti: basta riconoscere la buona qualità toccando i tessuti, verificare che non hanno difetti (buchi, macchie, chiusura lampo che non fuziona), apprezzare il loro taglio, e soprattutto essere pazienti: bisogna cercare a lungo per trovare i vestiti giusti!
abbinamenti vintage total look

domenica 19 maggio 2013

Vintage Hipsteria

I seguaci dell'anti-moda e del pensiero indipendente

Ma chi sono questi hipster?
In Rete è una specie di lotta virtuale, battaglia tra apocalittici e integrati, tutti divisi tra chi cerca di inquadrarli e chi ci fa ironia sopra. Secondo la definizione più accreditata la parola hipster deriva dallo slang «hip», ovvero «informato sulle ultime mode», e si tratta di una sottocultura di persone tra i 20 e i 30 anni che crede nel pensiero indipendente, ascolta musica indie e veste pantaloni attillati. Già perché nell'abbigliamento risiede una gran parte del codice espressivo dell'hipsterism. E qui il campo si fa minato: va distinto l' hipster «regular», da quello che veste «total black» o è tendente al «radical chic». Fatto è che capita sempre più spesso di imbattersi in giovani con occhialoni Ray Ban modello Wayfarer (l'importante è che siano da vista perché quelli da sole sono considerati troppo «alla moda»), magliettine vintage e jeans super slim (che si fa fatica ad indossarli), ciuffi arzigogolati di capelli e scarpe Timberland ai piedi. Con i jeans super attillati, i cosiddetti «skinny jeans», fanno parte del campionario dell'hipster mania anche i leggings super colorati e i vestiti iper fiorati (per le donne) o i cappelli indossati con la visiera alzata (per gli uomini). Altri pezzi originali e ricercatissimi (pezzi che fino a qualche anno fa non sarebbero mai stati indossati) sono le camicie anni Ottanta e le borse «tascapane» che diventano contenitori per Ipad. I seguaci dell'anti-moda aumentano. Dietro il codice dell'abbigliamento c'è, ovviamente, uno specifico approccio alla quotidianità e, anche se i diretti interessati rifiutano categorizzazioni, la parola d'ordine è: anticonformismo.
hipster typical diagram

giovedì 16 maggio 2013

Vestirsi alla Grande Gatsby

Carey Mulligan con stola di pelliccia, gioielli di perle e diamanti, interpreta Daisy Buchanan, la protagonista femminile del libro di Francis Scott Fitzgerald, nel film di Baz Luhrmann "Il Grande Gatsby". Gli abiti del film sono firmati da Miuccia Prada e dalla costumista Catherine Martin, moglie di Luhrmann, premio Oscar nel 2001 per i costumi di Moulin Rouge.
dal film Il Grande Gatsby

sabato 11 maggio 2013

Audrey Hepburn

dal film colazione da Tiffany

L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
I diamanti prima dei quaranta fanno volgare.
Tiffany

venerdì 10 maggio 2013

Missoni vintage thinking

«La vita è un continuo dare e ricevere. Gli oggetti che possediamo, in realtà, non ci appartengono veramente, li stiamo solo conservando per qualcuno che verrà dopo di noi. A volte la vita è stata molto generosa nei miei confronti e sicuramente lo è stata con i vestiti: io li amo follemente, sono una mia grandissima passione e li ho custoditi con grande cura, ma ora è arrivato il momento di farli girare e di far girare l'energia che li accompagna (altrimenti la vita dovrebbe essere con me incredibilmente generosa anche in case e spazi negli armadi)».
“Per vestirsi male non serve seguire la moda, ma aiuta.” Ottavio Missoni
missoni vintage

martedì 7 maggio 2013

I bijoux delle dive

Falsi, certo e tuttavia significativi di un' epoca, di uno stile: policromi bijoux sul modello di quelli usati da molte dive americane dagli anni '30 agli anni '50. È uno dei brand più amati dalle star. Madonna, Kate Moss, Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, Nicole Kidman fino alla visionaria magnificamente folle Lady Gaga: tutte hanno indossato i bijoux di Erickson Beamon. Un fantastico mix di pietre dure e cristalli swarovski rende queste creazioni uniche e adatte sia a uno spirito romantico che a un animo eccentrico.
“Un diamante è per sempre, uno strass è per tutte”
 
Erickson Beamon

lunedì 6 maggio 2013

I colori senza tempo della musica

Ballade pour Adeline è un famoso brano musicale per pianoforte, composto nel 1976 da Paul de Senneville e Olivier Toussaint e originariamente inciso nel 1977 dal pianista francese Richard Clayderman, per il quale il disco rappresentò il singolo di debutto, che lo fece conoscere in tutto il mondo. Il brano era dedicato ad Adeline de Senneville, la secondogenita appena nata di Paul de Senneville. Questo Live Concert in Vienna, è interpretato da Stéphanie Detry (che indossa un abito d'epoca retrò) mentre André Rieu dirige la Johann Strauss Orchestra. (dedicato a Vittoria)
 

domenica 5 maggio 2013

Canzoni vintage in bianco & nero

Gepy & Gepy (al secolo Giampiero Scalamogna), accompagnato da Melissa, la ragazza eritrea che indossa un elegante abito da sera, ha realizzato e prodotto due dischi, due strepitosi successi internazionali (Blu, un grande successo nel mercato tedesco e il più venduto in assoluto in Austria; Chi Io, uno dei dischi maggiormente venduti in Canada). Il cantante -appassionato tifoso romanista- è scomparso a soli 67 anni nel luglio 2010.
 

sabato 4 maggio 2013

Manolo Blahnik: le scarpe desiderate

Le chiamano con il suo nome, Manolos, sono le scarpe più desiderate. Create dal designer spagnolo Manolo Blahnik, con una storia emblematica, fatta di passione. “Se Dio volesse farci indossare solo scarpe basse, non avrebbe creato Manolo Blahnik”. Manolo Blahnik nasce a Santa Cruz de la Palma nelle Isole Canarie da padre ceco e madre spagnola nel 1942. Lui e la sorella più giovane Evangelina trascorrono la loro infanzia sulla piantagione di banane della famiglia. Nel 1965, dopo aver studiato letteratura e architettura presso l'Università di Ginevra, Blahnik si trasferisce a Parigi per studiare arte. Si trasferisce successivamente a Londra, dove lavora in una boutique e diventa parte della scena artistica alla moda. È il 1971 quando visita New York con un book di disegni e scenografie che mostra a Diana Vreeland, l'allora direttrice di Vogue USA, che affascinata dallo schizzo di una scarpa fantastica, gli suggerisce: "Go makes shoes”.
scarpe con tacco

Cinture Gucci

Le cinture negli ultimi anni sono diventate un accessorio irrinunciabile: in particolare le cinture griffate stanno vivendo un fortunato revival. Fra tutti i marchi presenti sul mercato sicuramente le cinture Gucci sono fra gli articoli più ricercati e imitati. Ovviamente le cinture Gucci sono disponibili in vari modelli, ma il più gettonato, per lo meno fra le fashion addicted, è sicuramente la cintura sottile realizzata con la stoffa logo dalla doppia G e profili in pelle, con fibbia logo. Oltre a questo articolo cult, le cinture Gucci sono disponibili in diverse gradazioni di colore della pelle (dal beige al testa di moro) oppure bianche e decorate al centro con un nastro dal motivo rosso e verde, i colori simbolo del marchio. La cintura Gucci con fibbia logo quindi è annoverata fra gli articoli vintage, conviene dunque approfittare ora che si trovano ancora a prezzi ragionevoli. Quando vi apprestate ad acquistare delle cinture Gucci, se desiderate gli originali, badate che il marchio sia impresso sul risvolto della cintura e sulla fibbia. Inoltre le cinture Gucci sono realizzate interamente in pelle, se vi imbattete in articoli che non riportano il marchio "vera pelle" probabilmente siete incappati in un falso. Massima attenzione quindi.
accessori vintage

mercoledì 1 maggio 2013

Quando il passato colora il presente

C’è un filo rosso che lega costumi e pratiche culturali del nostro tempo. Una tendenza trasversale che imperversa negli ultimi anni. Parliamo della nostalgica inclinazione al passato, dello sguardo ammirato e commosso che, sempre più spesso, rivolgiamo verso ciò che siamo stati. E mentre c’è chi sentenzia teorie sociologiche sulla mancanza di identità delle nuove generazioni, il “nostalgico contemporaneo” si riversa con successo su molti campi: dalla politica al cinema, dalla comunicazione alla moda. Nel mondo del fashion, questa tendenza ha un nome: vintage. Che si pronunci all’inglese o alla francese – ben più chic – questo termine è ormai sulla bocca di tutti, fashionisti e non. Si lega a forme, colori e tessuti che hanno caratterizzato epoche intramontabili, vicine ma lontane. Ritornano in auge oggetti che hanno segnato la storia. Abiti, borse, accessori che, superando le tendenze passeggere, diventano immortali. Ma anche interi guardaroba che, recuperati e salvati da polvere e tarme, acquistano nuova vita. Infatti, come sosteneva Coco Chanel, “l’eleganza non consiste nell’indossare un vestito nuovo”. E così, l’elegantissimo tubino nero di Audrey Hepburn perde ogni traccia di naftalina sotto una felpa oversize anni 80. La Chanel tweed jacket acquista nuovo sapore se abbinata a short e anfibi. Il trench Burberry può diventare uno splendido abito. L’imperativo è reinventare, fruire i grandi classici della moda in un’ottica nuova. Sbizzarritevi, le strade del vintage sono infinite. (Claudia Pittini)
chanel vintage