domenica 19 maggio 2013

Vintage Hipsteria

I seguaci dell'anti-moda e del pensiero indipendente

Ma chi sono questi hipster?
In Rete è una specie di lotta virtuale, battaglia tra apocalittici e integrati, tutti divisi tra chi cerca di inquadrarli e chi ci fa ironia sopra. Secondo la definizione più accreditata la parola hipster deriva dallo slang «hip», ovvero «informato sulle ultime mode», e si tratta di una sottocultura di persone tra i 20 e i 30 anni che crede nel pensiero indipendente, ascolta musica indie e veste pantaloni attillati. Già perché nell'abbigliamento risiede una gran parte del codice espressivo dell'hipsterism. E qui il campo si fa minato: va distinto l' hipster «regular», da quello che veste «total black» o è tendente al «radical chic». Fatto è che capita sempre più spesso di imbattersi in giovani con occhialoni Ray Ban modello Wayfarer (l'importante è che siano da vista perché quelli da sole sono considerati troppo «alla moda»), magliettine vintage e jeans super slim (che si fa fatica ad indossarli), ciuffi arzigogolati di capelli e scarpe Timberland ai piedi. Con i jeans super attillati, i cosiddetti «skinny jeans», fanno parte del campionario dell'hipster mania anche i leggings super colorati e i vestiti iper fiorati (per le donne) o i cappelli indossati con la visiera alzata (per gli uomini). Altri pezzi originali e ricercatissimi (pezzi che fino a qualche anno fa non sarebbero mai stati indossati) sono le camicie anni Ottanta e le borse «tascapane» che diventano contenitori per Ipad. I seguaci dell'anti-moda aumentano. Dietro il codice dell'abbigliamento c'è, ovviamente, uno specifico approccio alla quotidianità e, anche se i diretti interessati rifiutano categorizzazioni, la parola d'ordine è: anticonformismo.
hipster typical diagram

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