sabato 27 luglio 2013

Romy, la principessa triste

L'attrice viennese Romy Schneider, identificata come "Sissi", non era solamente una diva cinematografica del suo tempo. Nel 1962 divenne un´icona stilistica, alla quale si dovette inginocchiare perfino Coco Chanel. Romy sognava un tailleur fatto su misura da Chanel in persona, un pezzo unico, ma l´eccentrica Coco commentó: "Romy è un po’ troppo grassa e ha le gambe corte". Ancora oggi l'interesse per l'attrice è testimoniato dal fatto che alcuni suoi vestiti sono stati venduti all´asta da Boltz a Bayreuth il 9 aprile 2012, per cifre a 5 zeri. Oltre ad alcuni eleganti completi di Coco Chanel e Courreges, anche vestiti e cappelli di uso piu' comune.
vintage chanel

venerdì 26 luglio 2013

Chitarre classiche vintage

Le chitarre classiche vintage sono strumenti musicali d’epoca che hanno resistito all’usura del tempo e dell’uso, giungendo fino a noi in buone condizioni strutturali. Possiamo considerare strumenti vintage le chitarre in legno con corde in nylon o acciaio prodotte tra il 1920 e il 1970. Le più ricercate, tuttavia, sono quelle fabbricate tra il 1920 e il 1930, la cosiddetta “età dell’oro”, che ha prodotto alcune delle migliori chitarre mai realizzate. Le chitarre Jean Larrivee, vanno bene per tutti gli stili musicali.
 

martedì 23 luglio 2013

In ricordo di Amy Winehouse

Le sarebbe bastato il talento musicale per essere ricordata come icona mondiale, invece Amy Winehouse era molto di più. Una star a livello planetario, entrata nella storia anche per aver lasciato il segno nel costume e nella moda. Trendy sono diventati i numerosi tatuaggi e quel trucco pesante e trash, con la riga di eyeliner spessa e scura. Imitatissima poi la pettinatura esageratamente cotonata, ma portata con la sfrontatezza di chi sa il fatto suo e decide che le mode vanno create, non subite. La sua morte poi, avvenuta il 23 luglio 2011 a soli 27 anni, l’ha inserita nella lista delle leggende della musica scamparse all’apice della carriera: Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Cobain. Abbiamo scelto di ricordarla così

Mitici occhiali modello cat’s eye

Gli occhiali sono molto di più di un utile supporto per la nostra vista. Segnano il volto, incorniciano gli occhi, la parte più interessante del viso. Scegliere un certo paio di occhiali, vuol dire preferire una determinata forma, trovarla adatta al nostro volto, apprezzarla fino al punto di star lì, proprio sopra al nasino. Sin dai primi anni '50, questo oggetto è un vero e proprio status symbol delle stars di tutto il mondo, ma anche della gente comune. Marylin Monroe appariva spesso e volentieri in pubblico con gli occhiali da vista e da sole modello “Wayfarer” di Ray-Ban, ovvero il primo e originale modello di “cat’s eye” prodotto nel 1956 dal famoso marchio americano. Occhiali dalle lenti grandi e allungate nella parte superiore, verso l’esterno, proprio come gli occhi dei gatti, che conferiscono un’allure felina allo sguardo. Un po’ lolita, un po’ pin up, un po’ bon ton. Perfetti per chi ama osare, si addicono a volti rotondeggianti.
cat-eye glasses

domenica 21 luglio 2013

Quando la perfezione è arte

Per realizzare un paio di occhiali Persol è necessario un processo produttivo fatto di addirittura 30 passaggi. Questa dedizione e attenzione ai dettagli è la stessa che si cela dietro ad alcune delle scene più famose della storia del cinema. Persol, marchio da sempre sinonimo di classe e di stile, è ormai una leggenda nella storia dell'eyewear in tutto il mondo. Il cinema è da sempre nel suo DNA: a partire dagli anni '60, i modelli Persol sono stati più volte protagonisti in alcune tra le pellicole più rappresentative della cinematografia italiana e sono divenuti la scelta personale di numerosi e indimenticabili artisti del mondo del cinema e dello star system internazionale. Da Marcello Mastroianni in La Dolce Vita, a Cary Grant in Intrigo internazionale, fino a Steve McQueen ne Il caso Thomas Crown.
vintage sunglasses

venerdì 19 luglio 2013

Due gocce di splendore

Tutto inizia con un brevetto, depositato nel 1937 e targato Bausch & Lomb. Il nome dell’azienda statunitense resta per molti sconosciuto, ma il prototipo porta un nome destinato a restare nel  mito: Ray-Ban (ovvero "blocca raggi solari"). L'azienda, che ha appena compiuto 75 anni di attività, ha conquistato trasversalmente tutte le star: le sfrontate e le eleganti, le sportive e le signorili. Dalla loro nascita, pensati per il mondo dell'aviazione a stelle e strisce, i Ray-Ban sono passati presto al mondo delle star, a partire dagli anni '50 per non finire più. Vi ricordate Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany", quando si cala gli occhiali da sole davanti alle vetrine di Tiffany? Erano Ray-Ban quelli, oppure come molti credono, un modello simile prodotto dalla Persol?
audrey hepburn sunglasses

giovedì 18 luglio 2013

Storia del foulard di seta

La storia dei carré di seta firmati Hermès ha radici lontane nel tempo e procede di pari passo con quella della casa di moda. Quando Thierry Hermès si stabilisce a Parigi nel 1837 e inizia la sua attività di sellaio e produttore di accessori per cavalli e cavalieri, il mondo della tessitura sembra ancora lontano. Cento anni dopo, Emile Maurice Hermès crea il carré 90×90 in seta, prendendo spunto dal “mouchoir de cou“, il fazzoletto da collo indossato dai soldati napoleonici. In precedenza c’erano già stati dei tentativi di realizzare una versione più femminile del foulard, ma il vero segno di svolta si ha con l’incontro tra il patron della maison e Marcel Gandit, tessitore di Lione, che mette a punto un sistema di stampe con cui è possibile riprodurre su seta stampe elaborate anche nei minimi dettagli. Messo a punto, il sistema è talmente perfetto che non viene mai cambiato fino ai giorni nostri. I foulard Hermès diventano delle icone di stile ed eleganza nel corso del tempo grazie a stampe che si richiamano a mondi del passato, come i primi modelli ispirati alla moda napoleonica e che sono in grado di durare nel tempo per la loro versatilità. Secondo la maison ci sono diversi modi per indossare e legare un foulard: dal più classico al collo, sulla tracolla di una borsa, sotto una giacca sportiva o come fusciacca con un tubino elegante, annodato a mo’ di cerchietto o come foulard a incorniciare il viso come le dive di un tempo. Rigorosamente di seta, il foulard Hermès sono veri oggetti di culto e il passare del tempo non intacca la loro bellezza: un foulard vintage diventa ancora più elegante anche per quella patina di usura che li caratterizza. Stile ed eleganza inconfondibili per un accessorio che sa dare un tocco in più a ogni look. (qui sotto la pubblicità del 1979, blue jean & carré de soie)
carre de soie hermes

lunedì 15 luglio 2013

Vintage da spiaggia

Essere originali in riva al mare senza perdere un grammo di charme? Tranquille, non sto pensando a costumi fluorescenti, maxi fiori tra i capelli o trikini delle forme più insolite. Quello che vi propongo, per questa estate in spiaggia, è di ricreare dei look retrò: dagli anni '40 in avanti le ispirazioni certo non mancano. Dai bikini alla Marilyn, con le coppe ben definite e le culotte, agli occhiali tondi e ai cappelli di paglia, giocare con il passato ci permette di creare delle mise poco viste per un beachwear a prova di spiaggia esclusiva. E sopra il costume? Gonne a pieghe, camicette legate in vita o con lo scollo all'americana e top cropped per le più maliziose; ai piedi espadrillas o sneakers dall'impronta vintage per completare l'ensemble.
abbinamenti mare

martedì 9 luglio 2013

giovedì 4 luglio 2013

Se potessi avere mille lire al mese

Così recitava la canzone di Gilberto Mazzi del 1939. Ma ai tempi, mille lire erano una somma importante, da desiderare, da sognare. In una manciata di decenni, uno sbadilgio di tempo, la lira via via ha perso potere, si è assottigliata, svuotata. E’ stata resa quasi del tutto inutile e le cifre cui ci siamo dovuti abituare nel quotidiano, hanno iniziato ad avere alcuni zeri in più. La banconota da 1000 lire è stata uno dei tagli di cartamoneta circolante in Italia prima dell'introduzione dell'euro. Emessi dal 1947 al 1961, questi biglietti stampati in litografia e calcografia, su carta bianca filigranata in pasta, recano al recto, entro un medaglione, un profilo muliebre, tratto dal gruppo delle “Tre Grazie” della Primavera di Botticelli.
testina Italia ornata di perle

martedì 2 luglio 2013

Ghiaccioli al gusto anni ’60

Gusto, colore e design d’ispirazione vintage per i quattro ghiaccioli originali, tutti da gustare nelle calde giornate estive o da utilizzare con fantasia per la creazione di nuovi e dissetanti cocktail. Un’esperienza di gusto autentica da condividere con gli amici per ritornare indietro nel tempo con l’immaginazione e un pizzico di nostalgia. Anice, Cedrata, Chinotto e Granatina, i sapori più amati degli anni ’60 racchiusi in quattro ghiaccioli a base di succhi e aromi naturali: ecco la linea Dadaumpa, che ricorda le bevande e gli sciroppi di una volta. Originali anche nella confezione: ogni gusto è infatti caratterizzato da un involucro in carta dal colore pastello e da una grafica che rievoca l’atmosfera dell’epoca!
dadaumpa sammontana