domenica 20 ottobre 2013

Petit Noè, una borsa da sogno

In termini cronologici la Noè è tra le più antiche borse di Louis Vuitton. Nata nel 1932, dopo la prima Steamer Bag (1901) e la Keepall Bag (1930), all'inizio di un decennio di straordinaria creatività in cui hanno visto la luce altre icone della Casa come la Speedy e l'Alma. Nello spirito però, la Noè è giovane come qualsiasi altra borsa a secchiello, dall'aria spensierata delle donne appena liberate, che indossavano gonne corte, avevano i capelli alla maschietta e la portavano facendola oscillare sulle spalle. La storia della sua creazione è leggenda: cercando un modo elegante per trasportare i suoi preziosi vini d'annata, un produttore di champagne fece un ordine a Gaston-Louis Vuitton: una borsa a forma di secchiello, chiusa da un laccio di pelle morbida, che potesse contenere quattro bottiglie in posizione verticale e una quinta a testa in giù. Venne chiamata Noè in onore del personaggio biblico che, lasciando l'arca dopo il diluvio, piantò delle vigne sul monte Ararat. La Noè originale era realizzata in pelle naturale, con un color oro pallido come lo champagne: era destinata ad avvolgere, anche se la versione più celebre è certamente quella del 1960, in scala, la Petit Noé nell'emblematica versione canvas monogram.
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